Sulle urine di 24 ore
Albumina, creatinina, proteine totali, Bence-Jones, beta-2-microglobulina, alfa1-microglobulina, IgG, Na, K.
Su urine fresche del mattino
Esame urine completo.
Sul sangue
Emocromo, reticolociti, azotemia, creatinina, Na, K, calcio, albumina, profilo proteico, ANA, LDH, ANCA, C3, C4, CIC, fattore reumatoide, TAS, HbsAg, HCV-Ab, IgG (se le IgG sono aumentate dosare IgG1-2-3-4 per malattia da IgG4), IgA, IgM, catene leggere k e lambda (poi immunofissazione se micromolecolare), anticorpi anti PLA2R.
Tabella 1. Approccio suggerito per fasi alla valutazione della sindrome nefrosica (NS) in un adulto anziano (>65 anni di età)
Fase 1. Studi iniziali
- Eseguire un’anamnesi completa e un esame obiettivo, con enfasi su storia familiare, uso di farmaci, storia di infezioni e valutazione delle manifestazioni sistemiche.
- Eseguire un’esame delle urine e un esame microscopico del sedimento urinario fresco.
- Confermare la NS con proteinuria nelle 24 ore (>3,5 g/die) oppure con rapporto proteine/creatinina nelle urine spot (>3,0) e albumina sierica <3,4 g/dl.
- Misurare la creatinina sierica e calcolare il filtrato glomerulare stimato (eGFR).
- Misurare il profilo biochimico sierico, lipidi a digiuno e un emocromo completo.
- Misurare l’emoglobina A1c ed esaminare la retina con pupille dilatate (se il paziente è diabetico).
- Misurare le catene leggere libere sieriche ed eseguire un test di immunofissazione su siero e urine per proteine monoclonali.
- Considerare una biopsia/aspirazione del grasso addominale se si sospetta amiloidosi.
- Valutare dimensioni e conformazione dei reni mediante ecografia addominale.
Fase 2. Eseguire una biopsia renale, se non vi sono controindicazioni, con valutazione istopatologica completa tramite microscopia in luce normale, immunofluorescenza e microscopia elettronica (includendo colorazione con Congo red se appropriato).
Fase 3. Valutazione mirata in base alla biopsia renale e a eventuali lesioni extraglomerulari se la biopsia mostra una nefropatia membranosa (MN)
- Misurare antigene di superficie dell’epatite B e anticorpo anti-epatite C.
- Misurare autoanticorpi antinucleo e anti-DNA (soprattutto se la biopsia suggerisce lupus eritematoso sistemico – LES).
- Misurare complemento C3 e C4.
- Misurare autoanticorpi anti-PLA2R (mediante Western blot o altro test disponibile).
- Richiedere immunofluorescenza per la deposizione di IgG sottoclassi (se disponibile).
- Richiedere immunofluorescenza per depositi PLA2R (se disponibile).
- Se IgG4 e anti-PLA2R sono positivi (+ siero e/o depositi glomerulari), considerare come diagnosi più probabile una MN idiopatica e trattare di conseguenza.
- Se IgG1 è dominante e IgG4 debole o assente, indipendentemente dai risultati anti-PLA2R, considerare la possibilità di una neoplasia sottostante.
Fase 4. Valutare la sospetta neoplasia sottostante, se appropriato in base ai reperti della fase 4 o alla storia/obiettività sospetta:
- Eseguire un esame obiettivo accurato.
- Eseguire una tomografia computerizzata (TC) del torace, soprattutto in pazienti con storia di fumo.
- Verificare anamnesi personale di tumori.
- Nelle donne, eseguire una mammografia e/o ecografia mammaria se non già effettuate come prevenzione di routine.
- Negli uomini, eseguire un esame rettale e un test dell’antigene prostatico specifico (PSA) se non già effettuati come prevenzione di routine.
- Considerare una TC addominale per valutare eventuali processi neoplastici sottodiaframmatici (es. carcinoma renale, linfoma, ecc.).